L’utilizzo del pellet come combustibile per i propri termocamini e termostufe è ormai diventato una delle scelte preferite, sia per la sua praticità di utilizzo e sia per la possibilità di poter risparmiare sulla bolletta energetica. Diversi fattori che l’hanno resa una delle biomasse preferite dai consumatori di tutto il mondo.
Per questo non stupisce che i cilindretti legnosi per combattere il freddo hanno raggiunto una popolarità tale da poter essere tranquillamente acquistati non solo online ma perfino nei supermercati e ferramenta.
Naturalmente è importante ricordare che non tutti i pellet sono uguali e soprattutto anche questi possono essere contraffatti. Per evitare dunque di acquistare del pellet che non raggiunga gli standard qualitativi adeguati è possibile fare affidamento su alcuni certificati che garantiscono la loro qualità.
Come leggere le informazioni riportate sul sacco di pellet?
Per riconoscere il pellet certificato da uno contraffatto è importante leggere attentamente l’etichetta identificativa presente sulla confezione del sacco.
Osservando, ad esempio, la certificazione del marchio ENplus si dovrà leggere:
- La dicitura “pellet in legno”;
- La classe di qualità del prodotto in base alla norma di riferimento (ISO 17225-2);
- La sigla del paese produttore, ad esempio IT per Italia, DE per Germania, USA per gli Stati Uniti o CAN per Canada;
- Il codice dell’azienda certificata, ovvero il numero progressivo che identifica un produttore (da 001 a 299) o un distributore (da 301 a 999);
- La nota “usare in impianti di combustione appropriati e approvati in accordo con le indicazioni del costruttore”;
- Il peso venduto (di solito 15 kg);
- Una frase che attesti che il pellet acquistato sia idoneo all’apparecchio termico a cui è destinato;
Se doveste trovare in commercio del pellet senza alcun codice identificativo quasi sicuramente si tratterà di un pellet non certificato o contraffatto.